Milan, vicepresidente FIT con delega al padel: Il padel non toglie nulla al tennis. Olimpiadi? La scommessa è Los Angeles 2028

Gianni Milan, vicepresidente FIT con delega al settore padel, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica parlando dell’esplosione dello sport in Italia (raggiunta quota 4.000 campi) e dell’obiettivo Olimpiadi che si conta di raggiungere a Los Angeles nel 2028.

“Posso dire che il Covid ha aiutato l’esplosione del padel. E qui voglio dirlo subito: il padel non toglie assolutamente atleti o appassionati al tennis – chiarisce Milan – Il travaso è avvenuto con altri sport, molti hanno scelto il padel per motivi sociali ed è questo uno dei segreti del padel: socializzazione, ambiente ludico, gioioso”.

“Noi come aspetto tecnico stiamo cercando degli allenatori, in particolare un commissario tecnico, probabilmente straniero, per gestire la parte puramente agonistica”.

“Tennis e padel? Un tennista quando gioca a padel vede che è divertente, anche se all’inizio odia a morte la sponda, che ne è nemica perché non sai mai dove la palla rimbalza – prosegue Milan – /Per quanto riguarda la parte burocratica, il padel non farà la guerra alla Federazione tennis perché ne fa parte ed è stato un accorpamento amichevole, come accaduto già per il Beach Tennis. Aggiungo che non sarà una meteora, non accadrà come per lo squash. Per come la vedo io, il padel è un po’ come il tennis degli anni Settanta quando c’era il boom e vedevamo sorgere campi anche nelle parrocchie: pensate che abbiamo organizzato una Coppa, in Italia, amatoriale e in pochi giorni hanno partecipato 850 squadre”.

“Olimpiadi? La scommessa ora è farlo arrivare alle Olimpiadi, in particolare abbiamo pensato a una data, quelle del 2028 (a Los Angeles /ndr/). Ci sta lavorando Luigi Carraro, presidente della Federazione internazionale Padel. A livello internazionale esiste il World Padel Tour, che non è come l’Atp del tennis ma vuole crescere. Come in fondo vuol fare l’Italia: le regioni dove si gioca di più sono il Lazio, dove è nato. Ma adesso stanno arrivando anche la Lombardia e la Sicilia, che fa dei numeri impressionanti”.

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