Dopo Agustin Tapia, anche Miguel Lamperti ha parlato della sua assenza quasi certa al Major di Roma del circuito Premier Padel.
Sia Lamperti che Tapia, dopo aver saltato il Major di Doha, non saranno in tabellone nella capitale italiana per volere di Nox.
Queste le parole di Lamperti ad Olè.
“Sono in una posizione scomoda perché per un contratto tra Nox e World Padel Tour non posso giocare i tornei Premier Padel. Tapia è nella mia stessa situazione. Spero si possa risolvere quanto prima ma ad oggi non c’è alcuna novità. Io ho ceduto i miei diritti di immagine a Nox e loro hanno firmato con World Padel Tour. Se dovesse esserci una causa, sarebbe contro Nox e non contro di me. Per questo Nox non ci permette di giocare” ha detto Lamperti.
“Con Jesus Ballve (CEO di Nox, ndr) parlo tutti i giorni ma la situazione è ferma” ha continuato Lamperti.
“Io lo dico sempre al mio capo: bisogna risolvere il problema perché io voglio giocare contro i migliori. Ovviamente mi metto anche nei panni di Nox che ha un contratto firmato e non vuole avere una causa con il WPT. Quello che chiediamo (anche Tapia) è che la situazione si sblocchi per avere la libertà di giocare. Ed è un problema anche sportivo dato che al Mallorca Challenger dovrò anche trovarmi un nuovo socio con tutto quello che comporta” ha aggiunto il veterano argentino.
“Sono d’accordo con l’associazione giocatori e sul fatto che dobbiamo avere la possibilità di competere nei tornei che vogliamo, rispettando tutte le date. Ora, detto questo, penso che alcune cose siano state fatte in fretta e abbiamo un contratto in atto. C’è una parte legale e, ve lo dico con totale sincerità, di avvocati non ci capisco niente ma mi auguro solo che si risolva al più presto. La mia situazione è scomoda e brutta, quindi spero che si possa raggiungere rapidamente un accordo tra tutte le parti” ha detto ancora Lamperti che ha poi dato un giudizio sul World Padel Tour.
“Posso dirvi senza problemi che oggi giochiamo nel miglior circuito del mondo: ogni torneo è uno spettacolo per come è organizzato per il pubblico e il loro lavoro per ‘l’esterno’ è fantastico. Un’altra cosa molto diversa è il trattamento che viene riservato ai giocatori. Se i due aspetti fossero andati di pari passo oggi potremmo continuare insieme. Dire una cosa non toglie l’altra: il lavoro nei tornei è davvero molto buono, ma mi dispiace che il trattamento dei direttori del World Padel Tour nei confronti degli atleti non sia stato della stessa qualità. O è stato distante” ha aggiunto ancora Lamperti.
“Situazione risolvibile? Sinceramente vedo un accordo molto lontano. C’è una causa in corso e la relazione tra le due parti è molto fredda. Non è la cosa migliore andare a giocare un torneo sapendo che ti hanno mandato una lettera di ammonimento. Le offerte che sta facendo ora il World Padel Tour sarebbe stato bello riceverle qualche tempo fa. Sebbene apprezzi i miglioramenti, mi sembra che siano in ritardo. Ora che ci sono alternative, molti hanno scelto un altro progetto.”