L’inizio di questa recensione sarà un po’ diverso dalle altre.
Perché non vedevo l’ora di recensire la nuova AT10 Luxury Genius 18k, la racchetta di Agustin Tapia per il 2022;
perché vedevo questo momento come la chiusura di un primo cerchio;
perché la Nox AT10 Luxury Genius Arena 2021 è stata la prima recensione fatta su PadelReview.
Senza avere altri “punti di riferimento” se non le racchette con cui avevo giocato nei miei primi due anni di padel (mai cambiate con la frequenza con cui le cambio ora che è nato il sito e sono “recensore”), con i primi voti messi ad una racchetta, con le descrizioni prese sempre e solo dai vari brand senza avere ancora la balance board (che ha certificato come i bilanciamenti indicati dalle case non sempre siano veritieri).
L’attesa era davvero tanta, non posso negarlo.
Purtroppo le aspettative sono rimaste fortemente deluse perché la pala non mi è piaciuta. E mi dispiace dirlo. Tanto che per qualche giorno ho riflettuto se pubblicare o meno la recensione della racchetta, un po’ perché dispiaciuto dal mancato feeling, un po’ perché è pur sempre la racchetta di uno dei giocatori più forti al mondo (considerando anche che Nox è uno dei pochissimi brand che ha sempre detto come le racchette in vendita al pubblico siano le stesse che usano anche i loro giocatori nel circuito, senza modifiche). E “stroncarla” sarebbe potuto sembrare agli occhi dell’appassionato quasi un essermi montato la testa.
Ma poi mi sono detto che scrivere la recensione più onesta possibile fosse la cosa giusta da fare. Recensire una racchetta è molto difficile perché la pala più bella per me potrebbe essere la peggiore per un altro giocatore (ed il contrario).
Ma veniamo alla review.
La AT10 Luxury Genius 18k è la stessa racchetta dello scorso anno (forma a lacrima, telaio in carbonio, gomma HR3Core, bilanciamento medio, piatto ruvido sabbiato) con tre cambiamenti importanti.
Il primo nel colore, che dal verde passa al rosso, il secondo nello Smartstrap®, ossia il laccetto che per motivi di igiene può essere cambiato, ed il terzo, il più importante, nel carbonio usato per il piatto della pala, che passa da 12k a 18k che, secondo Nox, offre maggiore fermezza nel colpo.
La racchetta che abbiamo provato ha un peso di 363 grammi ed un bilanciamento di 24.9 centimetri, ossia medio/basso, che influisce in maniera decisiva sulla potenza della racchetta.
Il manico viene definito come oversize ma risulta lungo come tutti gli altri manici (tranne rare eccezioni…una è la Starvie Triton) ed è anche molto piccolo, quindi necessita di almeno un overgrip per avere una presa solida.
Lo Smartstrap® è sicuramente una buona trovata per avere sempre un laccetto pulito e che si possa cambiare. Ha la polsiera ma, sinceramente, è un po’ troppo lungo per i miei gusti.
AT10 Luxury Genius 18k da fondo campo
Il bilanciamento basso dovrebbe garantire maggiore controllo ma se la potenza non è una prerogativa della pala anche il controllo non rientra nelle peculiarità della racchetta. La maneggevolezza è sicuramente di livello, ed aiuta in tante situazioni, ma un punto dolce non estremo ma soprattutto un piatto non reattivo necessitano sempre di un colpo deciso per avere buoni risultati.
E proprio il piatto con carbonio a 18k toglie alla Nox di Tapia una delle grandi tipicità della pala dello scorso anno, ossia l’uscita di palla.
La Nox del 2021, che è stata una delle racchette di maggior successo (che Nox ripropone anche nel 2021 in colorazione rossa) aveva nella “Salida de bola” uno dei suoi punti fortissimi. Uscita di palla che perde punti invece in questa nuova versione. Il movimento deve essere deciso (soprattutto nei pallonetti) per farli uscire lunghi e profondi.
Il punto dolce, come detto, non è estremo. Possiamo dire che è lo stesso dello scorso anno ma e confermiamo il voto di 8.5.
La differenza che abbiamo notato è che se non si colpisce la pallina bene (e vale sia nei colpi da fondo campo che in quelli a rete) tende a morire a rete o uscire molto corta.
La racchetta nel gioco non risulta solida (una sensazione non facile da spiegare) ed ha qualche sbavatura di troppo soprattutto sugli inserti che sono inseriti di lato.
Nelle uscite di parete dove si può spingere, serve tanto braccio.
AT10 Luxury Genius 18k a rete
Se cercate colpi di potenza nei pressi della rete, questa non è sicuramente la racchetta giusta.
Essendo maggiormente una racchetta di controllo, anche nelle volée, sarà più facile giocare colpi precisi, tagliati grazie all’ottimo lavoro della sabbiatura del piatto, piuttosto che smash che hanno l’obiettivo di tornare nella propria metà campo o uscire dai tre metri.
La maneggevolezza della racchetta a rete aiuta tantissimo, e questo è uno dei pregi della pala. Ma servirà anche precisione nell’impatto visto che il piatto dolce non è abbondante per essere una racchetta tonda votata al controllo. O il rischio che la palla resti corta o muoia nella rete è alto.
Vibora e bandeja piazzate escono bene, diverso, come detto qualche riga più sopra, il discorso quando si vuole spingere. In quel caso serve tanta tecnica, braccio, movimento giusto con le gambe ed anche col busto.
Conclusioni
Non ho nascosto sin dalle primissime righe di questa recensione che, mio malgrado, questa racchetta non mi è piaciuta molto (per usare un eufemismo). E nelle conclusioni lo ribadisco. È una racchetta per un pubblico sicuramente ampio, e non solo l’agonista o il giocatore di livello avanzato, essendo comunque molto maneggevole. E nonostante Tapia sia un grandissimo giocatore di sinistra, per un livello non professionale la indicherei per i giocatori di destra che amano difendere ed impostare il gioco lasciando poi al compagno la palla giusta per offendere.
Il prezzo di listino è molto alto (329 euro) considerando che qualche sbavatura nel disegno e negli inserti c’è ancora (come lo scorso anno). Si trova però a livello di streetprice già sui 280 euro.