Urich Iron Pro Carbon

La Urich Iron Pro Carbon è la pala iconica del brand argentino.

Piatti in carbonio 3k, gomma eva soft. Facce ruvide.

Da grande appassionato di Brand di nicchia e poco commerciali, Emiliano è riuscito ad entrare in contatto con Ur.ich, storica azienda argentina nata a fine anni 80, e a farsi mandare le tre pale di punta del marchio: la Deep Carbon (diamante con bilanciamento alto, piatto carbonio 24K), la Dropper Carbon (più o meno stesse caratteristiche dell’altra, ma con piatto carbonio 3K), la Iron Pro Carbon (tonda con bilanciamento basso, piatto carbonio 3K).

Oggi vi parlerò di quest’ultima, che rappresenta il modello iconico del Brand e che pur avendo subito negli anni alcune rivisitazioni, ha sempre mantenuto le sue caratteristiche essenziali.

Esteticamente la pala è “essenziale” e a mio avviso molto elegante: la testa del telaio è perfettamente rotonda ed il piatto risulta più piccolo rispetto alla norma (pur mantenendo il profilo standard di 38mm). La superficie presenta dei piccoli disegni in rilievo ed una sorta di puntinatura.
Per chi fosse anche appassionato e conoscitore di tennis, può essere utile questo confronto: paragonandola ad altre pale (rotonde ovviamente), ma anche e soprattutto giocandoci, ho avuto la sensazione di avere tra le mani una Head Prestige. Bella, bellissima, ma per pochi intenditori.

Se ci rimettessimo alle specifiche tecniche fornite da casa madre, che la classificano come pala rotonda, con bilanciamento basso, gomma Eva Soft e piatto con carbonio 3k Soft, saremmo portati a pensare alla classica pala “alla portata di tutti”, ideale per chi cerca controllo e manovrabilità.

Nulla di più sbagliato.

Partiamo dal presupposto che la Iron, come anche le sue due sorelle citate in precedenza, è una pala destinata al giocatore di livello avanzato / professionale.

Il range di peso indicato da casa madre oscilla tra i 365g e i 380g: il nostro esemplare, nudo, pesa 368g devo dire che in mano la pala si fa sentire e come.
La gomma Eva Soft consente una buona uscita di palla, ma il piatto con Carbonio 3K rende l’impatto duro e secco.
Il punto dolce, probabilmente legato al fatto che il piatto è piccolo, è a sua volta piuttosto contenuto.

Vediamo adesso come si comporta la Iron nelle diverse zone di campo.

Iron Pro Carbon da fondo campo

A mio avviso le migliori sensazioni la pala le restituisce nei colpi a rimbalzo, a patto che la meccanica del colpo sia corretta e ci sia il giusto contributo fisico e atletico.
L’uscita di palla è accettabile, il bilanciamento basso fa in modo che la palla difficilmente “sfugga” ed i colpi escono secchi ed estremamente precisi.

Iron Pro Carbon a rete

E’ qui che la pala richiede, più che in altre situazioni, un braccio esperto e allenato.
Piatto piccolo e duro, punto dolce ristretto, peso elevato che alle lunghe si fa sentire. Le volé, per uscire efficaci, richiedono di essere eseguite correttamente, così come i colpi dall’alto: nelle bandejas e nelle viboras avevo spesso la senzazione di non colpire nel punto ideale; d’altro lato però si può “sbracciare” senza mai aver paura di andare lungo, la pala garantisce un controllo eccezionale.
Ovviamente, ad essere penalizzata è la potenza: per quanto il carbonio 3K aiuti un po’ ad imprimerne, questo è il vero punto debole della pala. Per 3 e per 4 sono riservati al giocatore che è in grado di eseguire lo smash con tecnica e timing ideali.

In conclusione

Consiglierei senza dubbio la pala al giocatore di destra, di livello avanzato. Il peso importante e il piatto duro e piccolo ne compromettono la maneggevolezza.

Recensione di Pierfrancesco Mercanti