Fernando “Bela” Belasteguin ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a Men’s Health.
Il primo argomento è il suo passaggio a Wilson dopo un decennio alla Head.
Wilson che è la stessa marca di racchette di Roger Federer e proprio un futuro del “Re del Tennis” nel padel è quello che Bela sogna per dare ancora più impulso alla disciplina.
“Sarebbe fantastico mettere una racchetta da padel in mano a Roger Federer. Confido che ad un certo punto ce la faremo, sarebbe incredibile per il nostro sport” ha detto la leggenda argentina.
Come affronti questa nuova tappa della carriera con Wilson?
Arriva al momento giusto. Ho lavorato per altri marchi per 10 anni ed il contratto stava scadendo. Ed ora arriva Wilson. Ed era proprio quello che stavo cercando. Un rapporto che andasse oltre la mia carriera. Ci siamo seduti a parlare e mi hanno conquistato con una sola frase “Vogliamo aiutare il padel ad essere importante nel mondo”. Non c’era bisogno a quel punto di parlare di soldi.
Nessuno meglio di te può spiegare come ci si sente a giocare con una Bela Pro…
Era chiaro che sarei stato responsabile dello sviluppo del prodotto e che l’intera gamma Bela avrebbe dovuto avere la stessa forma e struttura e che il cuore e la struttura della “pala” doveva essere lavorata per bene. L’unica cosa che cambia nelle racchette è il peso e la densità della gomma. Ma possono essere utilizzate dal giocatore amatoriale al professionista. Diciamo sempre il padel è uno sport facile, divertente e volevamo trasmettere questo alle persone.
Come è nata la racchetta?
È la prima volta che lavoro con quattro ingegneri a mia disposizione. Si sono occupato della forma e del design assieme al team di Chicago. Una cosa unica, avere una squadra per fare quello che volevo.
Quale è il segreto per essere ancora così in alto a 41 anni?
Mi alleno pensando ogni giorno che la migliore vittoria della mia carriera deve ancora arrivare. Questo mi ha portato a giocare così a lungo. E sono convinto sia vero.
Come è un giorno di allenamento di Fernando Belasteguin?
Nello sport professionistico i pilastri devono essere solidi. La parte tecnica, quella fisica, la parte emotiva e quella di riposo. In un giorno normale faccio allenamento fisico per due ore (8.30/10.30) dal lunedì al sabato e gli do molta più importanza che all’aspetto tecnico. Gioco solo 4 o 5 volte la settimana dalle 11 alle 13.
E l’alimentazione quanto è importante?
Fa parte della professione ogni giorno. Se una dieta non ti soddisfa devi cambiarla. Qualche tempo fa ho fatto degli approfondimenti in uno studio di genetica per capire cosa fosse buono o cattivo per me. Se potessi mangerei pizza e farei barbecue tutti i giorni. Ed ho la tendenza ad ingrassare molto facilmente quindi devo prendermi cura di me stesso.
Quanto è importante avere come compagno un ventenne come Tapia?
Ti porta a non rilassarti mai. È impossibile pensare di andare al suo ritmo però faccio di tutto affinché la differenza sia minima.