Lisandro Borges, imprenditore ed organizzatore del Buenos Aires Padel Master, ha attaccato duramente Fernando Belasteguin e la FIP in una intervista a Relevo.
Borges ha portato il World Padel Tour in Argentina per la prima volta nel 2016.
Queste le parole di Borges a Relevo sulla nascita di Premier Padel.
“Mi sembra una vergogna. L’esempio che stanno dando Belasteguin e chi comanda il padel è pessimo. Il presidente della FIP sta forzando i giocatori a rompere i contratti firmati per una questione di ego personale. Questo signore finirà per essere mandato via, qualunque sia il circuito che uscirà vincitore. È molto triste che il padel professionale stia soffrendo come sta facendo. Se non sarà risolto nel 2024, avremo uno sport diviso” ha detto Borges.
“Dovrebbero essere grati al World Padel Tour, li hanno fatti crescere fino a dove sono oggi. Con le loro cose buone e le loro cose cattive, sono stati in grado di costruire un circuito e farlo funzionare. Devi ricordare, quando nessuno scommetteva sul padel, Demetrio Carceller ha speso molti soldi per migliorare il circuito”.
“Vedo due opzioni molto chiare, una è che i due circuiti si uniscano sotto il marchio World Padel Tour, e la seconda che QSI gestisca i Grand Slam e il WPT il il resto dei tornei, come succede nel tennis, quello che non vedo da nessuna parte è la FIP, se guardi altri sport come la Formula 1 o l’NBA sono privati… Le Federazioni oggi non sono abilitate a portare nulla. Non c’è trasparenza e generano molti dubbi, lo sport d’élite è aziendale”.
Sulla proposta fatta dal World Padel Tour ai giocatori: “I premi sono mostruosi, molto più alti di quelli del Premier Padel. Ci sono molti giocatori che stanno firmando e ce ne sono molti che ci stanno ancora pensando. Sono convinto che saranno razionali e prenderanno una buona decisione. Tranne due giocatori che hanno già fatto i loro affari, a proposito, ad uno di loro gli resta ben poco…” ha continuato Borges che ha poi annunciato che il giro sudamericano del World Padel Tour del prossimo anno vedrà partecipare ai tornei anche le donne.
“L’aspetto più importante è che sia i ragazzi che le ragazze possano giocare tutti i tornei”.
