Sette mesi abbondanti di sfide a colpi di bandeja, globo, chiquita, volée e smash. Ecco il ghiotto menu che propone il ‘Padel Tour’, circuito di tornei Open (doppio maschile e doppio femminile), organizzato dal comitato FIT Emilia Romagna in collaborazione con Match Point e Net-Gen. Sono ben 24 infatti le tappe in calendario, toccando tutto il territorio regionale – possono partecipare anche i tesserati fuori regione – per poi culminare nel Master finale (fra fine ottobre e inizio novembre, sede da definire), al quale saranno ammessi i primi 32 giocatori e le prime 16 giocatrici della classifica a punti che tiene conto dei risultati ottenuti nelle varie prove.
A pochi giorni dall’appuntamento di apertura, in programma da venerdì 25 a domenica 27 marzo sui campi di The Wall Ravenna (la settimana seguente è prevista una puntata… all’estero, con la tappa al Wonderbay San Marino dall’1 al 3 aprile), il circuito è stato ufficialmente presentato con una conferenza stampa al Frontemare Top Club di Rimini, partner del progetto.
“Finalmente si riparte, in questo caso con il padel che è indubbiamente lo sport del momento – ha evidenziato Rodolfo Zavatta, delegato provinciale del Coni portando anche il saluto del presidente regionale Andrea Dondi – e dalle nostre parti ha ormai soppiantato anche il beach tennis. Ricordo che ho scoperto questa disciplina per caso qualche anno fa, a Misano, quando durante una gara di pattinaggio ho visto delle persone cimentarsi dentro le gabbie, utilizzando anche le pareti. E’ uno sport bello e spettacolare, alla portata di tutti, e qui credo che stia anche il segreto della sua rapida diffusione. E sono certo che questa articolata iniziativa sarà un successo”.
Ad entrare più nei dettagli è stato Gabriele Guerrini, colui che ha lanciato il tour in Emilia Romagna già alcuni anni fa.
“L’idea risale al 2016, poi la prima edizione del circuito è stata realizzata nel 2017 insieme alla Federazione quando ancora pochi conoscevano questa disciplina sportiva – ha raccontato il titolare di Match Point, uno dei primi a credere nel padel dopo averne toccato con mano la popolarità in Argentina – e quindi l’obiettivo era promuoverla. Sono stati quattro anni di crescita costante prima dello stop forzato per il Covid. A quel punto ho avuto il dubbio se valesse ancora la pena riproporlo, alla luce di quanto nel frattempo il padel si è affermato nel nostro Paese e del fatto che non avesse più bisogno di un volano promozionale.
Ma dialogando con i responsabili della federazione abbiamo deciso di rilanciare un’iniziativa che per come è articolata e strutturata non ha eguali in nessun’altra regione della Penisola. Per far questo serviva uno step ulteriore in termini di comunicazione, come pure un’immagine significativa, quella scelta per identificare il tour, con una coppia. Il padel è infatti uno sport che si basa sul sostegno reciproco in campo, la complicità e la sinergia. Un altro messaggio che emerge è la trasversalità e inclusione del padel, uno dei pochissimi sport diffuso fra uomini e donne, senza distinzione. E l’immagine vede due giovani, perché nel padel spesso a un giovane, che magari ha dalla sua forza ed esuberanza fisica, si affianca un giocatore più esperto, in grado di trasmettere il suo bagaglio, una metafora della vita ben racchiusa in questo sport. E proprio per incentivare la partecipazione dei giovani al circuito abbiamo introdotto una classifica riservata agli under, con premi a parte. Senza dimenticare che in quell’immagine c’è anche un po’ di tango”.
Asia Rovinetti ha illustrato le ragioni per cui Loft1 ha deciso di essre partner del circuito: “Si tratta di un brand di abbigliamento italiano, di Bologna, il cui titolare Vittorio Pedri è appassionato di padel, sport ricco di valori positivi, come rispetto, condivisione, spirito di squadra, oltre che attenzione all’innovazione, tanto da inserire nella sua linea una serie di prodotti specifici, a cominciare dalle borse. E la sua carica ha trovato un punto d’incontro con la propositività e la passione degli organizzatori del tour, con l’intento di fare squadra e crescere insieme”.
“E’ proprio la passione che abbiamo dentro il motore principale della nostra attività – gli hanno fatto eco le parole di Alessandro Spadoni, presidente dell’associazione culturale sportiva Net-Gen – e che ci spinge a creare e realizzare progetti di varia natura anche con poche risorse. In questo caso avevamo una storia che non potevamo lasciar perdere, come quella di un circuito nato in tempi in cui il padel era assai poco noto e cresciuto in modo progressivo, dunque qualcosa che andava raccolto e valorizzato a dovere anche in termini di comunicazione, facendo rete, che è la prerogativa di net-gen anche nel nome. Da un certo punto di vista si tratta di una sfida, quelle che piacciono agli sportivi, che noi porteremo fino in fondo a tutti i costi”.
Il compito di spiegare gli aspetti tecnico-regolamentari del circuito è toccato a Michele Cotelli, delegato padel del comitato FIT Emilia Romagna, che ha colto l’occasione per mettere l’accento sui numeri significativi che questo sport registra nel territorio.
“Porto anche il saluto del presidente regionale Gilberto Fantini, che doveva essere qui con noi ma bloccato in extremis da una lieve indisposizione – ha detto Cotelli -. La crescita del padel è vertiginosa: siamo arrivati a trecento campi in regione, oltre 200 dei quali affiliati, mentre a fine 2021 i tesserati padel nella nostra regione a fine 2021 sono arrivati a quota ottomila, quasi un terzo del numero di tennisti, dato straordinario alla luce del lasso di tempo in cui è stato raggiunto. E al momento, a marzo. sono già tremila.
Uno sviluppo che ha indotto la Federazione a inserire il settore padel nell’organigramma, così dopo i delegati regionali sono nati anche i fiduciari regionali, nel nostro caso Martina Camorani, maestra al Centro Biavati di Corticella, con il compito di formare i tecnici e curare il settore giovanile. Inoltre possiamo contare su un promoter, il ravennate Fabio Alberani, e su un fiduciario per il settore arbitrale, che aiuta nell’organizzazione dei tornei. Dopo un paio d’anni di stop forzato rilanciare il circuito Open si è rivelata una scelta vincente alla luce del numero di adesioni: è il nostro fiore all’occhiello per capillarità e diffusione sul territorio, oltre che per qualità tecnica, visto il livello notevole registrato nelle precedenti edizioni, con la presenza anche di numerosi atleti e atlete della nazionale. A questo si affianca l’attività amatoriale, con il circuito Tpra a squadre, oltre cento nella nostra regione, e la nuova Coppa Italia limitata ai 2.1 che consente un impegno agonistico anche nel periodo invernale, prima dei tradizionali campionati per affiliati. Siamo la terza regione in ambito nazionale come numero assoluto di tesserati e la prima nel rapporto fra tesserati e abitanti.
Quanto al circuito, verranno assegnati 100 punti ai vincitori di tappa, 75 ai finalisti, 50 ai semifinali e 30 a chi si piazza nei quarti e dopo ogni torneo verranno aggiornate le classifiche, che serviranno poi per la qualificazione al Master finale. Ci attende insomma una stagione intensa, che potrebbe essere ulteriormente arricchita da altri eventi di caratura superiore”.
FONTE: FEDERTENNIS