Il movimento del padel azzurro cresce senza sosta, il raduno tecnico juniores è un’ulteriore conferma. Un totale di novantasei atleti tra ragazzi e ragazze si sono presentati al Villa Pamphili Padel Club di Roma, dove nella giornata di giovedì 22 luglio hanno avuto la chance di mettersi in mostra davanti ai selezionatori Marcelo Capitani (nazionale maschile juniores) e Sara D’Ambrogio (nazionale femminile juniores).
Una giornata di padel a 360° per i giovani giocatori arrivati da tutta la penisola con un sogno in comune, quello di poter giocare il Mondiale FIP Junior in programma a Torreon (Messico) dal 20 al 26 settembre.
Nessuna scrematura nella giornata capitolina, utile ai tecnici per conoscere meglio tutti i ragazzi. Le decisioni saranno prese più avanti, ma non dovranno condizionare ciò che è stata l’esperienza del raduno: “Solo il fatto di essere qui deve essere un motivo di soddisfazione per tutti – rimarca Marcelo Capitani -. Abbiamo toccato un numero record con quasi cento presenze, questo ci riempie d’orgoglio ripensando ai primi raduni. Naturalmente tutti questi ragazzi sognano di prendere il volo per il Messico. Rappresentare l’Italia all’estero deve essere motivo di grande soddisfazione e lo è anche per me che avrò l’onore di accompagnare i convocati”.
Il pensiero della guida della squadra maschile è condiviso da Sara D’Ambrogio, che viaggerà al fianco delle ragazze. “Questo evento ci ha permesso di conoscere nuovi ragazzi, perché non tutti erano già passati sotto la nostra ala – spiega -. Il numero di presenze mi rende felice, perché siamo partiti con quindici ragazzini e vedere ciò che abbiamo raggiunto è un premio per il lavoro svolto. Il padel ormai è considerato uno sport a tutti gli effetti e non più un hobby come i primi anni, una prova di ciò sono i bambini che si sono direttamente approcciati alla disciplina senza passare dal tennis”.
Dai campi del Villa Pamphili Padel Club è passato anche il presidente della Federazione Internazionale Padel, Luigi Carraro, interessato alle gesta dei talenti azzurri: “Provo grande emozione vedendo questi ragazzi giocare per un sogno: la convocazione in nazionale. Mi piacerebbe vederli tutti in Messico, sappiamo non sarà possibile, ma anche chi non sarà chiamato dovrà continuare ad allenarsi ed impegnarsi perché ci saranno altre occasioni ed in generale questo sport consentirà loro di togliersi soddisfazioni”.
Il numero uno della FIP ha girato di campo in campo per poter esaminare tutti i ragazzi, perché da qui parte la programmazione per il futuro: “L’Italia è diventata una realtà del padel, questo sport cresce bene e ringrazio la Federazione Italiana Tennis per questo. Adesso noi dobbiamo puntare su questa generazione per portare il padel azzurro in alto e stando a ciò che ho visto qui non posso che essere fiducioso”.
Fonte: Federtennis