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Luigi Carraro: Sono sicuro che in tutti i posti dove andremo a giocare riempiremo gli stadi

Luigi Carraro: Sono sicuro che in tutti i posti dove andremo a giocare riempiremo gli stadi

Luigi Carraro, presidente della FIP, ha parlato poco prima della finale dell’Ooredoo Qatar Major dell’annuncio del Roland Garros come prossimo Major del circuito Premier Padel.

Il numero 1 del padel internazionale, che era stato intervistato qualche giorno prima da Padelreview ha anche toccato altri aspetti fondamentali.

Ci saranno altri tornei prima di Parigi, che sarà a luglio?

Quest’anno abbiamo una limitazione sul numero di tornei che possiamo fare. Quest’anno ci concentreremo non solo sulla qualità non solo dei tornei ma anche dei loro annunci. Con l’annuncio del Roland Garros abbiamo regalato una sorpresa agli appassionati di padel. Mettere il padel in una delle sedi più importanti al mondo a livello sportivo credo che sia un risultato grandissimo per il padel, per Premier Padel, per gli sportivi e per i tifosi. Io ho sempre avuto il sogno di vedere una partita di padel al Roland Garros ed ora avrò la fortuna di entrare al Roland Garros e vedere un torneo di padel. Credo che noi appassionati di padel dobbiamo essere solo che contenti alla notizia del Roland Garros. Nei prossimi giorni annunceremo tante altre notizie, con l’idea di dare sempre grande importanza ai tornei che andremo ad organizzare. E confermo che i tornei saranno 10 quest’anno.

Al Roland Garros si giocherà nei campi come Suzanne Lenglen e Philippe Chatrier. Sarete contenti se verranno a vedere le partite quante persone almeno?

Sono sicuro che in tutti i posti dove andremo a giocare riempiremo gli stadi. Gli amanti del padel sono tanti e crescono ogni giorno di più. Un evento come questo di Doha, che è stato trasmesso in 120 paesi nel mondo, e che ha avuto una risonanza incredibile, avvicinerà ancora di più la gente al nostro sport. Sono sicuro che ogni torneo che organizzeremo sarà straordinario, unico e sarà sempre pieno di pubblico.

Tranne a Doha….

Vediamo la finale. Qui c’è un limite di posti dovuto al covid. Io non credo ci sia stato poco pubblico. Questo è un paese più piccolo che non può essere paragonato ad altri paesi. Giochiamo in uno stadio molto grande. In finale una bella sorpresa di pubblico la avremo.

Lo stadio per la finale era gremito, anche considerando le limitazioni per il covid ancora vigenti in Qatar e la partita è conclusiva è stata uno spettacolo sia di pubblico che per i festeggiamenti finali.

Cosa pensate di migliorare in vista dei prossimi tornei?

Questo torneo ci motiva tantissimo ad organizzare i prossimi tornei con la stessa qualità di questo. Che i giocatori si sentano ben voluti come sta succedendo qui e che i media si sentano trattati come succede qui. Sono contento che tante federazione siano venute qui. Il tour ha un solo capo: la comunità del padel mondiale.

Il torneo di Doha ha istituito una nuova norma a livello mediatico.

Questo circuito è un circuito libero per i giocatori ed aperto per gli organizzatori. Chiunque può organizzare questo torneo ma ma chi vuole farlo deve rispettare le nostre richieste: e una fondamentale è che i media possano svolgere il proprio lavoro in libertà e che possano raccontare quello che succede, sia le cose buone che quelle meno buone (nei tornei del WPT i media hanno una libertà di movimento prossima allo zero. È impossibile fare interviste, video ed essere in contatto con i giocatori dato che è tutto nelle mani del WPT, ndr).

Che importanza ha avuto El Khelaifi nella scelta di Parigi e del Roland Garros (El Khelaifi è il proprietario del PSG)?

Ha avuto una importanza vitale per tutto questo progetto, non solo per la scelta di Parigi. Dal minuto uno si è messo a lavorare con la nostra squadra. Ed ogni torneo che andremo ad organizzare è stato il risultato del lavoro di tutte le persone della squadra. Noi puntiamo ad avere dei tornei che siano unici per i professionisti e gli appassionati.

Ci sarà un torneo in Argentina?

L’Argentina è uno membri fondatori della federazione internazionale di padel. Questo è un circuito che deve anche rispettare la tradizione, che sono Spagna e Argentina. E posso confermare che sia Spagna che Argentina saranno due nazioni protagoniste di questo circuito già da quest’anno.

Ci sarà l’instant replay a partire dal prossimo torneo?

Il livello della produzione ha accresciuto il livello di trasmissione degli eventi di padel. Abbiamo 16 telecamere sul centrale, non c’è stata una partita del tabellone principale che non sia stata trasmessa in diretta. Noi vogliamo fare le cose fatte per bene. E la revisione video la implementeremo in maniera più aperta. Che non dica semplicemente “buona” o “fuori”. Vogliamo che sia una cosa ben fatta e stiamo lavorando per farla ma sarà un nuovo modello di instant replay da quello che si è visto sino ad ora.

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