Sorprendente. Ammetto che sin dalla sua uscita nel dicembre del 2020 sono stato colpito dalla Siux Subzero ed ho desiderato, sin da allora, provarla e recensirla.
Dopo qualche mese sono riuscito ad entrarne in possesso…ed è stato subito amore. Inaspettato. Tanto da farla entrare nelle Top 3 pale provate dalla nascita di PadelReview (insieme alla Orven Kerala ed alla Drop Shot Explorer Pro 3.0).
La racchetta non è una delle pale di punta di Siux ma è stata comunque usata per tutto il 2021 da uno dei giocatori rivelazione del World Padel Tour, Miguel Semmler, con ottimi risultati sul campo.
La forma della racchetta è a diamante, il bilanciamento nel nostro caso è di 26cm (compreso copriresta trasparente applicato da noi) con peso di 367 grammi. Quindi medio.
Il telaio è un doppio tubo di carbonio, che riduce il rischio di rottura, ed il piatto è in carbonio 1k Total Elastic. Un carbonio che garantisce una durezza media (più sul duro che sul morbido) ed una grande uscita di palla.
La gomma è una EVA Black Soft High Recovery High Recovery a 5 lamine che offre una buona ammonizzazione ad ogni colpo.
Il ponte è in Kevlar a più bracci e riduce le vibrazioni su gomito e spalla.
Il laccetto è senza polsiera.
Il manico è di una dimensione normale. Sicuramente un overgrip potrebbe essere necessario.
SIUX SUBZERO DA FONDO CAMPO
Nonostante la forma a diamante ed un bilanciamento medio alto, quello che colpisce della Siux Subzero è la sua maneggevolezza e la sua agilità in campo.
In qualsiasi situazione di gioco la palla esce molto bene ed il punto dolce è decisamente buono.
Da fondo campo, grazie anche al carbonio 1k total elastic, si potrà decidere di giocare sia di potenza che di precisione ed il risultato sarà sempre positivo.
L’uscita di palla è di qualità e questo aiuta anche nei pallonetti che sanno uscire lunghi e profondi anche senza l’aiuto, sempre fondamentale, delle gambe ma solo del braccio.
È una racchetta più votata all’attacco che al controllo quindi da fondo campo è comunque richiesta tecnica per evitare di farsi sfuggire la palla nelle situazioni di gioco più complesse.
SIUX SUBZERO A RETE
E vicino alla rete che inizia il divertimento. L’agilità e la maneggevolezza non tolgono potenza alla pala che è capace davvero di fare male sui colpi dall’alto.
Ma anche quando si gioca lo smash in kick piazzato alla grata, la palla prende un ottimo giro (a conferma che la ruvidità del piatto spesso è più una trovata di marketing che di effettiva utilità).
Le volée escono profonde, veloci e piazzate quando si fa il giusto movimento. L’uscita di palla aiuta ma non è una racchetta per principianti, richiede comunque tecnica per poterla sfruttare al meglio, soprattutto nei pressi del nastro.
Come scritto poco sopra, sia gli smash in kick in cui si tenta il x3 che quelli potenti piatti per far tornare la palla nella propria metà campo sono fattibili con la Subzero che, comunque, non disdegna anche il gioco la precisione a rete (la riprova che non sia una pala cannone è il fatto che Miguel Semmler giochi a destra dove spesso si costruisce il punto).
CONCLUSIONI
Azzardo il paragone, anche se forma, carbonio e gomma sono diverse. Ma la Subzero la definirei una Drop Shot Explorer Pro 3.0 con maggiore potenza ed uscita di palla. Con meno controllo da fondo campo e punto dolce leggermente più piccolo. Come detto parliamo di due pale completamente diverse, ma il feeling e la facilità di gioco me l’hanno molto ricordata.
La differenza abissale è nel prezzovisto che di listino la Subzero costa 320 euro (contro i 169 euro dalla Explorer Pro 3.0).
Tornando prettamente alla Subzero, è una pala che può essere usata indistintamente sia dal giocatore di destra che di sinistra che abbia già delle basi per poterla sfruttare al meglio.
Il prezzo di 320 euro sicuramente non è tra i più competitivi del mercato.