E’ lo spagnolo la lingua ufficiale delle Cupra Fip Finals 2020 di Cagliari, evento conclusivo del Cupra Fip Tour (montepremi di 40.000 euro, suddivisi in parte uguali fra doppio maschile e femminile), caratterizzato da 18 tappe e promosso dalla Federazione Internazionale Padel, presieduta da Luigi Carraro, che domenica emette i suoi verdetti sia nella gara maschile che in quella femminile.
Si infrange dunque in semifinale il sogno di Chiara Pappacena e Giulia Sussarello. Il binomio azzurro, l’unico nella storia del padel nazionale ad aver raggiunto gli ottavi in una tappa del World Padel Tour, nel penultimo atto del prestigioso evento organizzato nel capoluogo sardo – a settembre aveva già fatto da cornice alla tappa Fip Star e al “Sardegna Open 2020”, storica prima volta in assoluto in Italia di un torneo del WPT – ha ceduto con il punteggio di 63 76(3) alle spagnole Anna Cortiles Tapias e Jessica Castello, seconde favorite del seeding e numero 36 nel ranking mondiale.
Dopo i successi sulle americane Petrauskaite-Cortina al secondo turno e nei quarti sulla brasiliana Raquel Piltcher e la spagnola Alicia Blanco Rojo, terze teste di serie del Cuadro Final, le campionesse italiane in carica, reduci dal trionfo domenica scorsa nel Master del circuito Slam Padel by Mini 2020, sul campo centrale allestito al PalaPirastu hanno giocato alla pari con le più quotate avversarie, che nei quarti avevano fermato l’avventura di Carolina Orsi ed Erika Zanchetta.
Anzi, le “sorelle d’Italia” possono recriminare per il break di vantaggio non sfruttato nel secondo set, quando dopo aver mancato una chance per portarsi avanti 5-1 e servizio, hanno comunque condotto 5-2, servendo per portare la sfida al terzo sul 5-3 ma perdendo la battuta, complici alcuni errori di troppo della comasca Sussarello. Il tandem spagnolo, abituato a disputare match importanti (in questa stagione ha vinto il FIP Star di Bari e, di recente, il “Master della Comunidad Valenciana”), ne ha subito approfittato per riagganciare le azzurre e poi chiudere il discorso al tie-break, dopo un’ora e mezza di gioco. Al di là del comprensibile rimpianto, Pappacena/Sussarello hanno confermato la loro crescita onorando al meglio la wild card assegnata dalla Federazione Italiana Tennis.
Nel match che assegna il titolo Cortiles Tapias e Castello dovranno vedersela con la portoghese Sofia Araujo e l’argentina Virginia Riera, reduci dal Master del WPT a Minorca riservato alle migliori 8 coppie del circuito, che rispettando il ruolo di principali favorite hanno raggiunto la finale liquidando con un perentorio 62 60 il duo franco-spagnolo composto da Lea Godallier e Ariadna Rodellas Canero.
Nel tabellone maschile è monologo spagnolo, visto nella prima semifinale Antonio Fernandez Cano e Arturo Coello, terza coppia del seeding, hanno superato in rimonta, per 36 63 62, il binomio numero 1 del tabellone, composto dall’altro iberico Javier Garrido, numero 25 della Race 2020, e da Juan Cruz Belluati, unico argentino tra gli otto semifinalisti.
A contendere loro il successo sarà la coppia Juan Martin Diaz Martinez e Pablo Lijo Santos, seconde teste di serie, capace di far suo con il punteggio di 63 76(8) il derby spagnolo con Gonzalo Rubio Perez e Juan Mieres Petruf, numero 4 del ‘Quadro principal’.
A metà del programma di sabato si è svolto pure un divertente intermezzo con l’esibizione del leggendario Fernando Belasteguin e della nuova stella Alejandro Galan (entrambi protagonisti al recente Master del WPT di Minorca), in campo insieme con l’influencer Gianluca Vacchi (grande amico di Belasteguin) e l’ex calciatore del Milan Demetrio Albertini, a sua volta grande appassionato di padel.
Tratto dal sito della FIT.