Il World Padel Tour ha reagito alla presenza dei top 20 del circuito alla prima tappa di Premier Padel con un lungo comunicato.
Il World Padel Tour ritiene che i giocatori “hanno violato consapevolmente e deliberatamente alcuni dei termini essenziali dei propri contratti” per i quali il WPT esercitato “le azioni previste dalla legge”.
“I giocatori che partecipano al torneo di Doha, nonostante siano stati avvertiti (non minacciati) in precedenza, hanno consapevolmente e deliberatamente violato alcuni dei termini essenziali concordati dei loro contratti”, ha affermato in una nota l’ente organizzatore del principale circuito professionistico che in questa stagione organizzerà 33 tornei in 14 paesi.
Data questa situazione, causata dalla partecipazione dei principali giocatori della classifica mondiale a questo nuovo torneo maschile, che coincide con un evento di categoria “Challenger” del World Padel Tour (il Getafe Challenger, che durerà fino a domenica 3 aprile), il gestore del circuito professionale afferma di aver esercitato “gli atti previsti dalla legge previsti e stabiliti nei contratti sottoscritti”.
L’Association of Professional Padel Players (PPA, per il suo acronimo in inglese) ha riferito la scorsa settimana che il World Padel Tour aveva intentato due cause davanti a un tribunale arbitrale con una richiesta stimata di 12,5 milioni di euro ai primi 20 giocatori della classifica mondiale e il stesso importo ai giocatori dal 21° posto in poi.
Secondo il WPT, la denuncia per abuso di posizione dominante presentata a febbraio dalla International Padel Federation (FIP) e dall’Association of Professional Players davanti alla Commissione Europea contro Setpoint Events, la società organizzatrice, è “un pretesto, presumibilmente basato su il diritto comunitario, che è infondato”.
“Il comportamento di alcuni dei giocatori professionisti non è avvenuto spontaneamente o in maniera isolata. È stato orchestrato con la partecipazione, la pianificazione, il coordinamento e il finanziamento di enti e organizzazioni private, alcune delle quali, presumibilmente senza scopo di lucro, che dovrebbero mantenere rigorosa neutralità a beneficio e nell’interesse dello sport che affermano di difendere”, ha aggiunto la nota.
Gli organizzatori del World Padel Tour sottolineano che fino ad ora avevano mantenuto “un prudente silenzio, confidando che tutti i giocatori avrebbero finalmente adempiuto ai contratti firmati”, che il circuito ha “adempiuto scrupolosamente i suoi impegni contrattuali con tutti i giocatori”, cosa che hanno firmato “liberamente e volontariamente” fino al 31 dicembre 2023.
Allo stesso modo, l’organizzazione del circuito mantiene la sua proposta di rinnovo contrattuale presentata ai giocatori nel 2021 e che, tra molti altri aspetti, prevede un aggiornamento del valore attuale dei montepremi con incrementi che moltiplicherebbero per tre (Open) e per cinque ( Maestro) i premi di quest’anno. Questo aggiornamento corrisponderebbe alla quantità di premi attualmente offerti dalla FIP per le sue “Major”, come spiegato da fonti WPT a EFE.
Il mondo del padel affronta uno scenario di tensione tra il World Padel Tour, il circuito in vigore da un decennio e che in questa stagione comprende 33 tornei in 14 paesi, organizzati da Setpoint Events, una sussidiaria del produttore di birra spagnolo Damm; e il nuovo circuito Premier Padel, promosso dalla FIP e finanziato da Qatar Sports Investments, iniziato il 28 marzo a Doha (Qatar) e che avrà 10 tornei all’anno nel 2022 e 2023, per salire a 25 appuntamenti nel 2024.
Questa la nostra intervista al presidente FIP Luigi Carraro.