Tirare addosso all’avversario per fare punto è una situazione che spesso più capitare nel padel. A volte può essere causa di discussioni ma allo stesso tempo può essere fondamentale per portare a casa il 15 in determinate circostanze.
Cosa ci spinge a tirare addosso ai nostri avversari?
Quando tiriamo al corpo degli avversari spesso lo facciamo perché crediamo che quella sia la soluzione più adatta, in quel determinato istante dell’incontro, per portare a casa il punto.
Tirare al corpo del nostro avversario potrebbe rendere più difficile colpo del nostro opponente e quindi aumentare, nel caso in cui riesca a mandare la palla nella nostra metà campo, le chance di fare punto.
Quando è che si tira al colpo degli avversari?
Generalmente quando questi sono a rete. Quando c’è poco spazio libero e tirare al corpo degli avversari ci sembra l’opzione migliore.
Ma può capitare anche quando gli avversari sono a fondo campo e siamo in procinto di fare uno smash.
Tirare al corpo dell’avversario che è sulla diagonale rende il colpo più facile perché c’è più spazio.
L’opzione migliore è comunque tirare a metà corpo dell’avversario per rendergli più difficile l’esecuzione della volee.
È etico tirare al corpo?
È una situazione di gioco molto comune in una partita di padel dove gli spazi sono più stretti rispetto al tennis, ad esempio. L’importante, secondo chi scrive, è sempre scusarsi con l’avversario che viene colpito.
Certamente non è etico tirare al corpo dell’avversario con l’intenzione di fare male, quando, ad esempio, si è a rete tutti e quattro ed arriva una palla alta per lo smash. In quel caso, tirare forte addosso all’avversario non è assolutamente etico ed è una cosa che non andrebbe fatta, dato che in quella situazione sono tante le opzioni disponibili per portare comunque a casa il punto.
Articolo tratto da PadelAddict